Da quando iniziano le prime noci secche fino a che se ne trova l’ombra sui banchi del mercato, fino a fine inverno e ancora verso l’inizio della primavera, a casa mia le noci non mancano, trovarmi senza noci è quasi come rimanere senza olio, senza sale, senza pane, mi sento carente se non le ho, ecco. Quest’anno, poi, ho scovato un banchetto di due giovani coltivatori diretti, in un mercatino microscopico vicino a casa mia, che le vende buonissime, piccole, ma davvero ottime e non passa settimana che non mi compri il mio mezzo chiletto. Cascasse il mondo, io mi compro le noci. L’altro giorno ho deciso di onorarle facendone le protagoniste di un dolce di quelli rustici e semplicissimi, che mi piacciono tanto a colazione, un plumcake. Ho, poi, deciso di accompagnarle con dello zucchero di canna scuro, non tanto per una questione di salute (che, pare, ci sia poca differenza rispetto al famigerato zucchero bianco), ma perché ritengo che il suo sapore leggermente caramellato si sposi egregiamente con quello delle noci. E allora ecco la ricetta di un buon dolce facile, perfetto per la colazione, rustico e strabordante frutta secca.
RIcetta
8 persone
20 minuti
40 minuti
Ingredienti
120 g di noci sgusciate
100 g di zucchero di canna scuro
2 uova
130 g di farina (io tipo 1)
125 g di yogurt bianco non zuccherato
40 g di olio di semi
10 g di lievito per dolci
2 cucchiai di rum bianco
un pizzico di sale
Preparazione
- Metti le noci nel mixer insieme a due cucchiai di zucchero di canna presi dal totale e tritale bene.
- Monta le uova con il restante zucchero e un pizzico di sale finché diventano spumose.
- Aggiungi l’olio a filo e il rum, continuando a montare.
- Ora inserisci lo yogurt, alternandolo con la farina mescolata al lievito e alle noci tritate, fino a esaurimento degli ingredienti.
- Versa il composto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno e cuoci il tuo dolce in forno già caldo a 180° per 40 minuti, tenendo presente che ogni forno è diverso dall’altro e il tempo di cottura è soltanto indicativo.
Se volete potete cospargerlo di zucchero a velo per renderlo più grazioso, ma io lo preferivo così, ruvido e scuro, perché per me quello che conta è la sostanza, il resto è fuffa.

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