Straccetti di tacchino all’arancia

Difficilissimo scrivere questo post in tempo per quando me l’ero prefissato, mi siedo al pc solo ora (22:57 di lunedì 13 gennaio), accendo la tv bassa bassa per non disturbare chi già dorme da un po’ e cosa danno? Donnie Darko, uno dei miei film preferiti di sempre, di quelli che mi fecero innamorare una volta e per sempre della magia del cinema. Sarà durissima riuscire a finire di scrivere, ma ce la farò, forse ci vorrà il triplo del tempo, ma ce la farò.

Ma lasciamo il giovanissimo (e, per altro, già piacentissimo) Jake Gyllenhaal alle sue oniriche vicissitudini per un momento e veniamo a noi: gli straccetti. Gli straccetti, di qualsivoglia materiale, non sono proprio il mio taglio preferito, anzi, mi sono sempre stati un po’ antipatici già come idea, non so esattamente perché. L’altro giorno, però, avevo da smaltire due fette di fesa di tacchino tagliate malissimo, spessissime da un lato e quasi trasparenti dall’altro, impossibili da buttare sulla piastra tal quali, perciò mi si aprivano due strade: o frullo tutto e faccio polpette oppure taglio alla bell’e meglio e faccio straccetti. Decido, per praticità, di ripiegare su questi ultimi, per una volta e, surprise surprise, non mi sono dispiaciuti per niente, perciò eccoli qui.

Ingredienti per 2 persone:

300 g di fesa di tacchino

scorza di un’arancia

succo di 2 arance

un porro

un cucchiaio di olio extravergine di oliva

una tazzina di vino bianco

una tazzina di acqua

un cucchiaio raso di farina di riso

sale

Preparazione:

• Taglia la fesa di tacchino a striscioline non troppo precise, di circa mezzo centimetro di spessore.
• Mettila in una ciotola e unisci una tazzina d’acqua, in tre volte, “massaggiando” man mano la carne con la mano, in modo da farle assorbire l’acqua. Ho copiato questo metodo dalla bravissima Natalia Cattelani e funziona ottimamente per rendere i pezzetti di carne bianca molto meno stopposa. Ricorda di lavare molto bene le mani dopo aver effettuato questa operazione.
• Incorpora anche la farina di riso e distribuiscila uniformemente mescolando bene.
• Affetta il porro e fallo appassire con un po’ d’olio.
• Versa anche gli straccetti di tacchino in padella e, appena diventano bianchi, aggiungi la scorza d’arancia, prelevata con il rigalimoni, e sfuma con il vino bianco.
• Appena evaporata la parte alcoolica, unisci il succo d’arancia, sala e fai cuocere per 10 – 15 minuti, finché il sughetto si restringe.

Mi costa, ma devo ammettere che gli straccetti non sono poi così male, semplici e veloci da fare, danno una veste un po’ meno noiosa alle classiche fettine di tacchino, in un piatto molto leggero, ma abbastanza vivace, grazie alla presenza dell’arancia. Così ci si sente un po’ meno “a dieta” e si gratifica il palato senza strafare con i grassi e le calorie.

Come sempre. sarei leta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va i condividere.