Sono ormai due anni che nel mio frigo staziona una vischiosa pappetta bianchiccia con un aspetto per nulla invitante, ma foriera di grandi soddisfazioni. Si tratta di Terzo, il mio li.co.li., acronimo di lievito in coltura liquida, una specie di pasta madre idratata al 100%, ovvero stessa quantità di farina e di acqua. Esistono, in tutta Italia e altrove, veri e propri spacciatori di lievito madre, anche liquido, ma, nel caso venisse voglia anche a voi di produrre il vostro partendo da zero, io vi posso dire che mi sono trovata molto bene e, soprattutto, sono riuscita nell’impresa, seguendo le preziose indicazioni che ho trovato qui, seguendo il metodo Bonci, spiegato con estrema chiarezza e precisione. E se ci sono riuscita io… Prima di incappare in questo sito, avevo provato altre due volte seguendo un altro metodo, ma, dopo una buona partenza, il processo finiva irrimediabilmente per incepparsi e il lievito si spegneva. Come dicevo, io ho scelto di perseguire la strada del lievito in coltura liquida, piuttosto che tentare con la pasta madre solida, forse più nota e utilizzata, perché risulta essere di più facile gestione, dopo un primo momento, in cui richiede un po’ più di attenzioni, infatti, necessita soltanto di un rinfresco al mese. Se prima di panificare, poi, si utilizza il metodo degli pseudo-rinfreschi, descritto su questo (meraviglioso) blog, la gestione del li.co.li., oltre che semplice, diventa anche economica, dando solo molto raramente origine a materiale in eccesso. A me, infatti, è capitato pochissime volte di avere lievito in esubero. Qualche giorno fa, però, ho voluto viziare un po’ il mio Terzo, rinfrescandolo ben due volte nel giro di pochi giorni, così, tanto per ringraziarlo. Ecco perché mi sono trovata con un esubero da utilizzare, ovviamente di buttarlo non se ne parlava nemmeno. Ho deciso, quindi, di preparare dei grissini e ho preso l’idea del cioccolato, che a me sembra geniale, da quest’altro blog, una vera e proprio cornucopia di ricette golosissime, scritte in modo molto simpatico. Fatte le dovute citazioni, passerei alla ricetta.
Ingredienti:
140 grammi di li.co.li. non rinfrescato
100 grammi di farina tipo 1
160 grammi di farina integrale
100 ml di acqua
50 grammi di cioccolato fondente al 70%
30 ml di olio d’oliva
un cucchiaino di malto d’orzo
mezzo cucchiaino di sale
Preparazione:
- Ho messo l’esubero di li.co.li., direttamente dal frigo, nella ciotola e ho aggiunto acqua e malto.
- Ho versato le farine e ho mescolato con un cucchiaio di legno, poi ho aggiunto il sale e, dopo ancora, l’olio. Ho impastato con le mani, finché ho ottenuto un panetto abbastanza liscio e ben compatto.
- Ho steso l’impasto in un rettangolo e ci ho distribuito sopra il cioccolato fondente tagliato grossolanamente, poi ho impastato ancora brevemente, in modo da incorporare il più uniformemente possibile il cioccolato, ma senza insistere troppo, per non scioglierlo.
- Ho lasciato lievitare, coperto con pellicola, a temperatura ambiente e, dopo circa cinque ore, l’impasto era abbondantemente raddoppiato.
- Ho diviso, quindi, il panetto in dieci pezzi e ho formato con ognuno un grissino, che ho poi adagiato sulla leccarda foderata di carta forno e ho fatto lievitare, sempre coperto con pellicola alimentare, per altre due ore.
- Ho tenuto il forno acceso alla massima temperatura, con dentro un pentolino d’acqua, per un quarto d’ora e poi ho inserito la teglia con i grissini. Li ho cotti per cinque minuti col forno al massimo, per dieci minuti a 200° e per gli ultimi cinque minuti sempre a 200°togliendo il pentolino d’acqua e con il forno socchiuso. Ho spento e lasciato intiepidire, sempre in forno, per altri dieci minuti.
Li ho graditi molto da sgranocchiare a colazione, sorseggiando una tazzina di caffè, e anche come aperitivo insieme a un bicchiere di vino, perché non sono dolci, anche se c’è il cioccolato. Secondo me sono anche molto adatti per essere pucciati nel caffelatte o per accompagnare salumi e altre leccornie salate.
Se vi è piaciuta la ricetta, ma anche se non vi è piaciuta, sarei contenta, come sempre, di leggere i vostri consigli, i vostri dubbi, le vostre critiche, le vostre domande e le vostre opinioni. Insomma, fatevi vivi.
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Continuo a non essere pronta per la pasta madre e c., specie in questo periodo che il tempo mi scivola via velocissimo, ma prima o poi mi metto d’impegno…….sicuramente deliziosi i tuoi versatili grissoni al cioccolato!!!
Baci
Grazie Laura, guarda che la pasta madre è una di quelle cose che è peggio il pensiero che la realtà 😀
Se non è passione questa non so in che altro modo chiamarla 🙂 Questi grissoni sono da sballo! Complimenti!
Grazie infinite, Consuelo!