Non so da voi, ma qui a Torino il freddo si sta facendo sentire per bene in questi giorni. Erano diversi anni che non sentivo un freddo così intenso, ma devo dire che quasi mi fa piacere. Insomma è inverno, è giusto che faccia freddo. E poi io patisco più il caldo, onestamente. Con queste temperature, allora, un bel piatto di canederli al radicchio, caldo e brodoso, fa proprio piacere.
La ricetta tipica del Trentino Alto Adige prevede lo speck invece del radicchio, ma volevo cambiare un po’ e vi dirò che questa versione vegetariana non mi ha affatto deluso.

RIcetta
ca. 10 canederli
30 minuti
25 minuti
Ingredienti
150 g di mollica di pane raffermo
2 uova
100 ml di latte
80 g di radicchio rosso già pulito
40 g di cipolla
un cucchiaio di pangrattato (se necessario)
un po’ di farina
sale
un filo d’olio extravergine di oliva
brodo vegetale
Preparazione
- Taglia il pane raffermo a cubetti abbastanza piccoli, di circa mezzo centimetro di lato, e mettilo in una terrina.
- Trita la cipolla e soffriggila in una padella con un filo d’olio extravergine.
- Unisci anche il radicchio e fallo stufare per una decina di minuti, aggiungendo pochissima acqua se serve, finché diventa morbido.
- Mescola il radicchio al pane e poi versa nella terrina anche le uova leggermente battute con il latte.
- Amalgama un po’ con le mani e poi metti il composto in frigo a riposare per almeno un’ora. Se ti sembra troppo morbido, aggiungi un cucchiaio di pangrattato, ma tieni presente che con il riposo in frigo si rassoderà comunque un po’.
- Ora preleva una cucchiaiata di impasto alla volta e, con le mani inumidite, forma i canederli, che non devono essere proprio piccolissimi.
- Passa ogni canederlo in un piatto con un po’ di farina e scrollali bene per eliminare l’eccesso.
- Porta una pentola con acqua abbondante a ebollizione, sala, inserisci i canederli, abbassa un po’ il fuoco e fai cuocere per circa 15 minuti.
- Scola i canederli e tuffali nel brodo bollente subito prima di servirli, ben caldi.
Io ho preparato un brodo vegetale veloce con il mio dado fatto in casa, ma nulla vieta di usare un buon brodo di verdure o di carne fatto al momento, anzi, sicuramente sarebbe ancora meglio. Se, invece, preferite una versione asciutta dei canederli, potete condirli con burro e parmigiano una volta scolati.
Con le dosi che ho indicato ho ottenuto una decina di canederli, che possono soddisfare tre persone con fame moderata o due con fame abbondante. Indovinate un po’ a quale categoria appartiene la sottoscritta?
Non è la prima volta che preparo i canederli, perché li trovo un’ottima idea per riciclare il pane vecchio, che mi dispiace sempre tanto gettar via. Ho sempre seguito la ricetta trovata su questo sito e mi sono sempre trovata bene. L’unica modifica che ho dovuto apportare è stata la leggera infarinatura dei knödel prima di tuffarli nell’acqua bollente, altrimenti mi si spappolavano. Chiedo scusa agli amici altoatesini se si tratta di un’eresia, ma non ho trovato altro modo per ovviare a questo inconveniente.

Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.