La primavera, qui a Torino, si sta facendo desiderare. Fa molto timidamente capolino ogni tanto, solo nel bel mezzo della settimana, regalando una giornata di tiepido sole, poi ti fa una pernacchia e si ritira in fretta, per lasciare il posto a grigi e piovosi fine settimana. Ecco perché ho cercato un po’ di colore in questo piatto, in cui ho pensato di mettere le carote, con il loro arancio vivido e la curcuma, gialla come il sole. Poi, grazie agli amici del Birrificio Gilac di Rivoli, qui vicino, avevo a disposizione una bottiglia di ottima birra chiara dal tappo giallo e dal nome adattissimo alla mia missione: Dorita. Per finire, ho scelto il riso integrale, anche lui un po’ più colorato del riso normale. E dunque nel piatto il colore non manca, ma fuori piove. Ancora.
Ingredienti per 2 persone:
120 grammi di riso integrale Il Buon Riso
150 grammi di carote
la punta d’un cucchiaino di curcuma in polvere
mezzo bicchiere di birra chiara (io Dorita Gilac)
un pezzetto di cipolla bionda
3 bicchieri di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
un pizzico di semi di papavero
Preparazione:
- Ho cotto in pentola a pressione il riso con il brodo vegetale, per diciotto minuti a partire dal fischio, in modo che fosse cotto ma ancora un po’ al dente, poi l’ho scolato, tenendo da parte il brodo.
- Ho fatto appassire la cipolla sminuzzata nell’olio extravergine e vi ho aggiunto il riso, che ho poi ho sfumato con il mezzo bicchiere di birra, a fuoco vivo.
- Una volta evaporato l’alcool, ho aggiunto le carote, che avevo precedentemente grattugiato con una grattugia a fori larghi, e ho fatto insaporire un minuto, poi ho aggiunto la curcuma e il brodo di cottura del riso, facendolo andare per altri dieci minuti, con il coperchio e a fuoco basso.
- Alla fine, ho dato due frullate veloci al riso direttamente nella pentola, in modo da ridurne una piccolissima quantità in crema, per simulare (un po’, eh) l’effetto della mantecatura.
- Ho trasferito il risotto nei piatti e l’ho finito con una spolverata di semi di papavero.
Il sapore amarognolo della birra bilancia quello dolce delle carote e si accompagna bene con la curcuma, con cui, comunque, bisogna stare attenti a non esagerare, per evitare che copra tutti gli altri sapori.
Si tratta, naturalmente, di un risotto per modo di dire, non me ne vogliano i cultori del risotto, se ho osato utilizzare questo sacro termine, però, oltre a essere molto gradevole di sapore, questo piatto ha il vantaggio di essere più ricco di fibre e nutrienti, poiché integrale, e di essere molto leggero, nonché adatto anche agli amici vegani. E poi ogni tanto bisogna pur provare a cucinare qualcosa di un po’ diverso dal solito, no?
Come sempre, sarei molto lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.
Che bella combinazione di sapori! bravissima come sempre!
Grazie, Paola, troppo gentile!
Da questo piatto si percepisce tutta la tua voglia di primavera 🙂 se ti va ti lascio il link del mio contest, mi piacerebbe tanto averla in lista ^_^ https://ibiscottidellazia.blogspot.it/2018/03/meat-free-contest-di-marzo-e-aprile.html
Grazie, Consuelo, ci penso! 😊
Hai illuminato una grigia giornata di pioggia con tutto il giallo del sole, bravissima….mai fatto il risotto con la birra, devo assolutamente rimediare!!!
Baci
Eh, sì, l’intento era proprio quello. Grazie e buona giornata.