I grissini non li compro quasi mai. Strano, perché pare proprio che siano stati addirittura inventati qui a Torino. Ricordo che mia mamma e mia nonna, quando ero piccola, li compravano spesso sfusi dal panettiere ed io ne ero ghiotta, li sgranocchiavo voracemente. Forse è proprio per questo che tendo a non acquistarli, perché il mio inconscio sa quanto potrebbe essere pericoloso oggi per me (e per la mia impertinente panzetta) quell’effetto uno tira l’altro. In compenso, sono una delle prime opzioni che mi vengono in mente quando ho dell’esubero di li.co.li. da utilizzare. Purtroppo, ultimamente ho fatto meno pani, pizze e lievitati in generale di quanto avrei voluto e quindi, l’altro giorno, al rinfresco, mi sono trovata con un po’ di lievito d’avanzo. E allora giù grissini.
Ingredienti per 10 – 12 grissini:
150 gr di farina tipo 1
80 gr di lievito in coltura liquida in esubero (non rinfrescato)
80 gr di acqua
un generoso pizzico di sale
30 ml di olio extravergine di oliva
due cucchiai di semi di lino
Preparazione:
- Ho mescolato il lievito in esubero con l’acqua e ho versato a pioggia la farina, poi ho aggiunto il sale ed infine l’olio. (Nella foto sotto potete vedere la farina che ho utilizzato, è strepitosa, lo dico col cuore, non ci guadagno assolutamente niente).
- Ho impastato con le mani fino a che l’olio è stato completamente assorbito ed ho ottenuto un panetto liscio ed elastico.
- Ho messo l’impasto in una terrina coperta e l’ho lasciato lievitare in forno spento per circa cinque ore, trascorse le quali era più che raddoppiato.
- Ho tagliato dei pezzetti che ho allungato un po’ con le mani e ho rotolato nei semi di lino, man mano, li ho adagiati sulla leccarda foderata di carta forno e li ho fatti lievitare ancora giusto il tempo di scaldare il forno, circa un quarto d’ora.
- Li ho infornati e cotti a 200° per quindici minuti.
Come temevo, li ho sgranocchiati tutti in meno di ventiquattro ore, sono pessima. Va bé, però posso sempre addurre la scusa dei semi di lino, che fanno bene all’organismo, “slungano, slargano e scalcagnificano”, avrebbe detto il mio povero nonno. No, ok, a voi lo posso confessare: li ho mangiati perché erano buoni, croccanti, sfiziosi e i semi di lino, con la leggera tostatura che conferisce loro il passaggio in forno, diventano veramente ottimi. La panzetta ringrazia.
Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, le domande, i dubbi, le critiche, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.
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Favolosi questi grissini, ti sono venuti proprio bene e invitano all’assaggio! Un bacio
Grazie mille, Laura!
Molto sfiziosi questi grissini, da provare. Bacioni
Grazie mille, Fabiola, buona giornata.
Squisiti, devo assolutamente farli anche perché sarebbero ideali per la base di cheesecake salata che devo fare!
Grazie! La cheesecake salata non l’ho mai fatta, verrò a curiosare
Molto sfiziosi. Buona serata
Grazie Edvige, a te buona giornata.
mmmm…che buoni! Li fa sempre anche mia mamma! Zeudi, sono alle prese con il li.co.li. ! 😉
Wow, allora prevedo lievitati buoni, sani e originali!
..anch’io crackers e grissini cerco di non farli mai..l’effetto “uno tira l’altro” sarebbe deleterio 😛 Infatti sto sbavando alla vista dei tuoi..
Da quel che ho visto, per te è molto meno deleterio che per me 😀 Buona giornata!
Molto invitanti, complimenti!!!
Grazie mille!
AIUTO…questi grissoni come li faccio così me li mangio tutti ^_____^ Troppo buoni bravissima Zeudi! E buona settimana a voi tutti!
Grazie, Annalisa, in effetti quando c’è da sgranocchiare non mi tiro indietro neanche io! Buona serata.
Bellissimi!!!….e come si conservano e x quanto tempo? Grazie anticipatamente
Ciao Ilenia, io di solito i grissini li conservo nel sacchetto di carta, quello per il pane, per quattro o cinque giorni.