Avevo comprato la semola per fare gli gnocchi alla romana semplici, dato che Vale mi aveva detto che all’asilo fa addirittura il bis quando ci sono “le frittattine”, lei li chiama così. Poi, però, mi trovavo in frigo degli avanzi di sugo di pomodoro e di spinaci cotti e mi è venuto in mente di usarli per insaporire e rendere più colorati gli gnocchi. Devo dire che è stato un successo, Vale ha finito quasi tutto il piatto, che per lei è quasi un miracolo.
Ingredienti per 2 persone:
150 gr semola di grano duro
600 ml brodo vegetale
un tuorlo d’uovo
30 gr parmigiano grattugiato
10 gr burro
un cucchiaio di sugo di pomodoro
un cucchiaio spinaci cotti
Ho preparato il brodo con il dado vegetale fatto in casa e, una volta caldo, l’ho tolto dal fuoco e ci ho versato dentro la semola a pioggia, mescolando velocemente con una frusta a mano.
L’ho rimesso sul fuoco basso e ho continuato a mescolare per circa cinque minuti, finché il semolino non ha iniziato a staccarsi un po’ dai bordi.
Poi l’ho versato in una terrina e l’ho lasciato intiepidire qualche minuto. Ho aggiunto metà del parmigiano, circa un cucchiaio, e il tuorlo d’uovo.
Ho mescolato bene e ho diviso il composto in due terrine. In una ho messo un cucchiaio di spinaci cotti tritati e nell’altra un cucchiaio di sugo di pomodoro.
Ho poi steso i due semolini con il mattarello ad uno spessore di circa un centimetro, ognuno tra due fogli di carta forno.
Li ho lasciati raffreddare e poi li ho tagliati con un tagliabiscotti a forma di fiore. Il semolino era molto morbido e ho dovuto sciacquare il tagliabiscotti ad ogni taglio. E’ un po’ noioso, ma, in questo modo, gli gnocchi hanno mantenuto bene la forma.
Ho imburrato la pirofila e ci ho appoggiato i fiorellini man mano che li facevo, alternando i colori. Li ho cosparsi con dei fiocchetti di burro, non ne ho usato più di dieci grammi, anzi forse qualcosa in meno, e poi con un altro cucchiaio di parmigiano.
Li ho messi in forno a 180° per quindici minuti e poi due minuti sotto il grill perché si formasse una bella crosticina in superficie.
Stavolta l’ho pensata giusta, quale bimba potrebbe resistere a un bel piattino di morbidi fiorellini colorati? Nemmeno la Vale!
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