Ciao, sono Zeudi e soffro di sindrome da acquisto alimentare compulsivo. Soprattutto quando si tratta di vegetali di stagione, faccio fatica a trattenermi, al mercato comprerei tutto quello che c’è sui banchi, devo avere per casa almeno una decina di qualità di verdure, altrimenti sto male. Veramente anche cereali, legumi e farine mi fanno lo stesso effetto, ma questa è un’altra storia. Quando poi trovo qualcosa di un po’ meno usuale e non lo prendo, finisco per passare giorni e giorni a fantasticare nostalgicamente su quante e quali ricette avrei potuto provare, se solo avessi ceduto alla tentazione. E allora questa volta il finocchietto selvatico l’ho arraffato appena l’ho visto, senza pensarci troppo. Una volta avuto il bottino tra le grinfie, ho dovuto ragionare un po’ su che farci, ma non troppo, perché il finocchietto dopo un giorno in frigo già si ammoscia e perde profumo. Alla fine ho deciso di farci un pesto e condirci dell’ottimo cous cous integrale che avevo in casa e il risultato mi è molto piaciuto, sia tiepido che freddo, quindi eccolo qui.
Ingredienti per due persone:
125 grammi di cous cous precotto (io integrale)
mezzo mazzo di finocchietto (circa 100 grammi)
25 grammi di mandorle
20 grammi di pinoli
4 mezzi pomodori secchi
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
scorza di limone
sale
Procedimento:
- Ho messo i pomodori secchi a mollo nell’acqua tiepida.
- Ho pulito il finocchietto, eliminandone i gambi più grossi e l’ho sciacquato bene in acqua fredda.
- Ho tostato i pinoli per pochi minuti in una padella a fuoco basso, stando ben attenta che non scurissero troppo.
- Ho sbollentato il finocchietto per cinque minuti in acqua salata e poi l’ho scolato, tenendo da parte l’acqua di cottura.
- Ho fatto gonfiare il cous cous con la quantità necessaria di acqua di cottura del finocchietto, nel mio caso, 150 millilitri.
- Mentre il cous cous riposava, ho preparato il pesto di finocchietto, frullandolo insieme alle mandorle, la scorza di limone e tre cucchiai di olio extravergine. Non volendo esagerare con l’olio, ho aggiunto qualche cucchiaio di acqua di cottura per rendere il pesto ben amalgamato e cremoso.
- Ho condito il cous cous con il pesto di finocchietto, i pomodori secchi precedentemente ammollati, i pinoli tostati e altra scorza di limone.
Siccome, quando si dice cous cous, viene in mente il Medio Oriente, per fare le foto sono andata a tirar fuori, dai meandri dei miei disordinatissimi cassetti, le cinture che adoperavo per fare danza orientale, appunto, una vita fa, o forse due. Mia figlia, da buona femminuccia, si è subito dimostrata molto attratta dal loro luccicante tintinnio, come era facile aspettarsi, e io, dal canto mio, confesso di aver provato un po’ di nostalgia. Chissà, prima o poi forse tornerò a praticare quel meraviglioso gioco di donne, sinuoso e ritmato come le musiche del deserto, ché tanto, per farlo, non serve essere giovanissima, né magrissima, né perfetta. Basta, si fa per dire, trovarsi a proprio agio con se stesse, metterci un po’ d’impegno e lasciarsi andare. Chissà, forse, prima o poi.
Come sempre, se vi è piaciuta la ricetta, ma anche se non vi è piaciuta, sarei contentissima di leggere i vostri commenti qui sul blog, oppure su Facebook, Twitter, Google+ o Instagram, se preferite.
Con questa ricetta partecipo al contest: MEAT FREE CONTEST ideato da Una mamma che cucina ed ospitato dal blog Timo e Lenticchie
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Ricetta interessante!
Sono sempre stata attratta dal finocchietto selvatico e volevo provare una ricetta che ne prevedesse un uso in quantità ! Grazie Zeudi
Grazie a te, sono contenta che la ricetta sia di tuo gradimento. Se la fai, fammi poi sapere se ti è piaciuta. Ciao 🙂